Fare impresa vendendo t-shirt
Basso investimento iniziale, tante modi di vendere, il business delle magliette è sempre molto interessante.
Andrea Pastore 21/04/2014 0
Diversi stilisti hanno cominciato in questo modo, e col tempo hanno creato una linea completa di abbigliamento. Non è necessario aver seguito un corso di design per entrare in questo settore, basta avere un'idea originale, stampare un certo numero di tshirt e vedere come va.
Personalizzare la propria t-shirt
Le possibilità di personalizzare una t-shirt sono infinite, dalle frasi alla stampa a caldo di loghi o immagini. La cosa importante è distinguersi dagli altri e avere chiaro il target di riferimento per adattare la t-shirt ai gusti di quest'ultimo. Anche puntare su una nicchia può rivelarsi vincente: c'è chi realizza t-shirt disegnate a mano o impreziosite in vari modi. Ovviamente facendo così i costi di produzione saranno più alti e lo sarà anche il prezzo finale.
I costi di stampa
I costi di stampa sono in funzione del numero di t-shirt stampate. Grandi quantità di pezzi permettono di fare economie di scala e ridurre di molto il costo, che può arrivare anche a 3-4 euro a pezzo. Per numeri molto esigui, invece, si può arrivare anche a 8-10 euro a t-shirt. Ovviamente dipende anche dal tipo di t-shirt: stampare una t-shirt con un'immagine costerà di più rispetto ad una t-shirt con una scritta.
La vendita
Una cosa importante almeno quanto la t-shirt stessa è la distribuzione. È importante essere presenti sul web, oltre che con un negozio online anche con un blog e profili sui social network, fondamentali per farsi conoscere. Si può poi cercare di prendere contatti anche nei negozi della propria città, per chiedere di vendere le proprie creazioni.
Il modo più semplice per cominciare è però quello di affidarsi ai siti specializzati nella vendita di t-shirt, che consentono di aprire un negozio gratuitamente e danno una percentuale sulle t-shirt vendute. Questi siti consentono di abbattere i costi di gestione e concentrarsi solo sulla realizzazione delle magliette e sulla pubblicità, ma i costi delle t-shirt non potranno scendere sotto una certa soglia stabilita dal sito.
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Rivoluzione verde: idee per usarla a nostro vantaggio
Mai come in questi anni essere una realtà amica dell’ambiente rappresenta il futuro prossimo. Proprio qualche settimana fa si è svolta la conferenza di Glasgow sui cambiamenti climatici, iniziata il primo di Novembre e conclusa lo scorso 13 Novembre. Un'occasione per fare tutti insieme qualcosa di concreto per il pianeta.
A Glasgow i potenti della terra hanno gettato le basi per una tavola rotonda di iniziative a lungo termine, alle quali si sono aggiunti aiuti economici e maggiori finanziamenti per i paesi in via di sviluppo; fondi destinati al contrasto dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. I paesi aderenti hanno poi appoggiato l’impegno per la riduzione delle emissioni di metano e, infine è stato definito il codice di Parigi sul clima. Un primo passo per un cambiamento radicale che necessita di ulteriori sforzi con un impegno serio e costante da parte di tutti.
Gli importanti cambiamenti che ci attendono
Se da un lato la tecnolgia del trasporto elettrico è ben avviata e tutti i brand delle auto lanciano modelli ecologici, si sta diffondendo l'alternativa allo stesso elettrico, l'idrogeno. Non è una tecnologia recente, tutt'altro, però rappresenta oggi una realtà concreta e applicabile nella vita di tutti i giorni: funziona attraverso una cella che combina ossigeno e idrogeno per formare acqua, energia elettrica e calore. La sostituzione della plastica è l’obiettivo principale perseguito già da qualche anno a questa parte ed esistono diverse start up che producono elementi sostitutivi ecosostenibili, dando finalmente la possibilità a tutti di fare qualcosa di concreto per il nostro pianeta e, soprattutto, di credere che le cose possano cambiare presto.
In Italia esiste un settore produttivo tradizionale legato a macchinari e tecnologie "artigianali" e poco innovative che oggi cominciano a rappresentare un vero problema per l'ambiente: un'azienda che possiede macchinari che oggi sono considerati inquinanti e quindi non più utilizzabili, sarebbe costretta in questo modo a chiudere i battenti. Per potersi adeguare al resto dell'Europa e dei paesi sviluppati, l'Italia attraverso il Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, prevede incentivi e fondi importanti per rilanciare l'economia dopo la pandemia di Covid 19. In questo modo si promuove lo sviluppo verde e digitale del Paese con un'educazione volta alla formazione veerso i comportamenti eco-sostenibili.
Promuovere la propria impresa con il "green marketing"
Far sapere che la nostra attività è attenta all'ambiente può essere un ottimo messaggio pubblicitario. Il marketing deve essere improntato su tutto ciò che è green, ovvero per essere credibili, tutto quello che riguarda il ciclo produttivo o il servizio devono essere eco-sostenibili. Il green marketing è uno strumento fondamentale che utilizza i social e l'ecologia per diffondere comportamenti compatibili con l'ambiente.
Proporre servizi più ecologici
La maggiore sensibilità all'ambiente fa sì che le persone siano disposte a pagare di più per avere prodotti e servizi con un impatto ambientale minore. Questa cosa è sfruttabile in tanti ambiti, ad esempio offrendo packaging ecosostenibili ottenuti dalla filiera agro industriale per imballare prodotti agroalimentari. Un altro esempio interessante è quello dell'hosting eco-sostenibile delle webfarm che utilizzano computer molto potenti sistemati all'interno di capannoni industriali e alimentati semplicemente da energia rinnovabile solare. La produzione di questa energia deriva dai pannelli solari montati sui tetti dei capannoni, così da creare un ciclo che produce e consuma energia in modo autonomo.
L'economia circolare come opportunità
Già da qualche anno si parla di "economia circolare" per indicare quel sistema basato sulla rigenerazione e sull'attenzione all'impatto ambientale. Il rifiuto prodotto da un'azienda può essere materia prima di un'altra e questo può creare nuove sinergie. Esistono tantissime aziende che basano la loro identità su questo approccio e sono riuscite a crearsi una fetta di mercato consistente, nonchè a diffondere uno stile di vita amico dell'ambiente. Su questo tema sono nati tanti spin off universitari come ChEERS, che trasforma gli scarti della filiera vitivinicola in una sostanza ecologica utilizzabile per la costruzione di celle solari. La sostanza in questione è un colorante organico, che va a sostituire il silicio e reagisce alla luce solare producendo energia.
Start up ed idee a misura di ambiente
Essere attenti all'ambiente è una delle grandi sfide di questo secolo e molti ne stanno diventando consapevoli: c'è chi ha colto la maggiore sensibilità ambientale delle persone per creare siti che si occupano di offrire un servizio per l'ambiente, come piantare alberi in qualsiasi posto nel mondo (ad esempio treedom). La particolarità di questa idea è legata soprattutto all'aspetto simbolico: si investe una piccola cifra per l'acquisto del servizio, per dedicarlo ad una persona cara e per aiutare l'ambiente.
Spesso le idee migliori nascono dalle esigenze personali, è il caso della turbina eolica carica batterie da escursione. Quante volte succede che il cellulare o addirittura un computer, o ancora una macchina fotografica si scarichino proprio quando ci serve? Purtroppo succede molto spesso. Una start up ha trovato la soluzione, tra l'altro molto interessante: tramite una turbina eolica, quindi ricaricabile con la forza del vento, nasce un dispositivo che usa energia rinnovabile portatile. Ultimamente la sensibilizzazione a certi argomenti legati alla sostenibilità ha smosso tante coscienze , a partire dal mondo politico che cerca di abbattere gli sprechi che hanno ridotto il nostro pianeta ad una "bomba ad orologeria" pronta a scoppiare. Le continue ricerche sui materiali, hanno dimostrato che anche lo scarto finalmente diventa una fonte energetica riutilizzabile che alimenta altre cose: una sorta di sistema circolare che trasforma ed utilizza energia per produrre nuova energia. In riferimento ai tempi di recupero dell'investimento, si parla di “energy payback time”, ovvero tempo di ammortamento energetico ed è un'analisi utile per evitare sprechi e costi troppo onerosi per l'utilizzo di materiali.
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Qualche tempo fa alcune associazioni ambientaliste proposero l'idea di far adottare pezzi di foresta in varie parti del mondo per finanziare la loro protezione, e l'idea ebbe un certo successo tanto da essere stata ripresa da molte altre associazioni, e non solo: anche molte aziende agricole propongono iniziative simili, facendo adottare ai clienti i loro alberi da frutta o i loro animali, per poi ricevere i frutti o i prodotti della sua lavorazione. È il caso dell'azienda Lunarossa vini e passione, un'azienda vinicola di Giffoni Valle Piana, che dal 2010 ha dato il via al progetto “adotta un filare”. Abbiamo fatto alcune domande al titolare dell'azienda.
Andrea Pastore 21/04/2014
Il promettente business tra i fornelli
Il settore culinario è oggi molto in auge nei media: basti pensare alla quantità di programmi tv dedicati alla cucina. Ed oltre alla tv, ci sono i libri, siti internet, canali tematici su youtube. Anche fuori dagli schermi di tv e computer la cucina resta un settore su cui puntare: tanti italiani fanno della loro passione un'attività, creando locali originali, o facendo corsi di cucina.