LUISS Enlabs apre il nuovo bando per la selezione di startup da accelerare

L'acceleratore offre 30.000 euro cash e 50.000 in servizi in camibio del 9% di equity, per un programma di accelerazione della durata di 3 mesi

Andrea Pastore 06/03/2017 0

L'acceleratore LUISS Enlabs ha lanciato una nuova call per tutte le nuove aziende e società digitali. Nato dalla joint venture tra LVenture Group e l’Università LUISS, il programma di accelerazione darà la possibilità di accedere a un percorso intensivo di cinque mesi che ha l’obiettivo di trasformare progetti, nelle prime fasi di vita, in aziende che fatturano sul mercato.
Chi può partecipare

Startup digitali che abbiano:
almeno un prototipo funzionante del prodotto o un’idea validata (Minimum Viable Product);
un team con un set completo di competenze, in particolare quelle di sviluppo tecnologico, disposto a trasferirsi a Roma per tutta la durata del programma e dedicarsi al progetto full time;
una proposta su una soluzione competitiva in un settore di mercato in forte crescita.

Cosa prevede

Chi sarà selezionato avrà a disposizione un investimento da parte di LVenture Group di ottantamila euro, di cui trentamila cash e cinquantamila in servizi, a fronte di una equity del 9%.
Le startup parteciperanno a seminari tematici e saranno seguite nel business development, nell’investor networking, nel management e nello sviluppo tecnologico da un team di esperti e di un Board of Advisors di oltre 50 membri di rilievo con diverse competenze settoriali.

Le fasi

FASE 1 - PRODOTTO: Revisione dell’architettura IT, dell’User Experience (UX) e delle interfacce e management dei processi e dell’organizzazione. Durata 2 mesi.
FASE 2 - MISURAZIONE: Fissare gli obiettivi e uso efficace degli strumenti di monitoraggio per rilevare i risultati esatti. Durata 2 mesi.
FASE 3 - RENDITA: Si prevede che ogni start up riesca a produrre una certa rendita per la fine del programma. Durata 1 mese.

Per partecipare basterà collegarsi a questa pagina e compilare l’apposito form; le iscrizioni saranno aperte fino al 2 aprile.

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Antonella Santoro 15/10/2021

Incentivi a fondo perduto dedicati ai patti territoriali

Il Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con Unioncamere, ha varato un bando dell’ammontare complessivo di centocinquemilioni di euro rivolto a soggetti responsabili di Patti territoriali, ovvero realtà sistemiche (con più rappresentanti ed attori sociali) il cui scopo è quello di elaborare progetti concreti di sviluppo locale. I requisiti richiesti riguardano l’effettiva regolarità degli adempimenti amministrativi (essere iscritti regolarmente al Registro delle Imprese, non avere procedimenti pendenti nel pagamento di fondi erogati precedentemente dal Ministero, essere in pieno esercizio dei propri diritti e doveri, non avere legali rappresentanti condannati).

Nello specifico, i progetti pilota riguardano lo sviluppo imprenditoriale locale e devono rispondere ad una, o, al massimo due, delle tematiche proposte, nonché privilegiare le proposte sui servizi innovativi, valorizzando modelli imprenditoriali efficienti:

  • Competitività del sistema produttivo in relazione alle potenzialità di sviluppo economico dell’area interessata
  • Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile
  • Transizione ecologica
  • Autoimprenditorialità
  • Riqualificazione delle aree urbane e delle aree interne

Per poter essere esaminati dai responsabili della selezione (5 componenti appartenenti ad Unioncamere, Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero dell’Economia), i progetti pilota devono:

  • Essere collocati nell’area di interesse del Patto Territoriale (strumento agevolativo utile a questi bandi)
  • Sugli interventi pubblici è necessario prevedere un progetto di “fattibilità tecnica ed economica”, ovvero l’effettiva possibilità di realizzare interventi come da progetto
  • Per quanto riguarda i progetti che riguardano il pubblico, gli interventi dovranno rispettare i 60 mesi a partire dall’assegnazione effettiva al soggetto imprenditoriale e 48 mesi invece per ciò che riguarda invece il privato

A ciascun progetto pilota vincitore, sarà assegnato un contributo di 10 milioni di euro. I requisiti richiesti al soggetto proponente riguardano anche la compilazione del progetto in modo corretto, ovvero attestante:

  • Nome e dimensioni del soggetto richiedente
  • Descrizione del progetto e data di inizio e fine
  • Dove si sviluppa il progetto
  • Prezzario delle risorse richieste nel progetto
  • Tipologia di agevolazione richiesta ed importo richiesto per la sua realizzazione                                                                                                              

Come presentare la domanda?

Per prima cosa, la domanda può essere inoltrata a partire dal quindicesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente bando sulla Gazzetta Ufficiale fino al 15/02/2022 ed esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata all’indirizzo progetti.pilota@legalmail.it

Sarà necessario allegare:

  • progetto pilota;
  • studio di fattibilità tecnico economica finalizzato ad illustrare i contenuti tecnici della proposta;
  • analisi costi benefici sulla fattibilità economico finanziaria dei singoli interventi;
  • previsioni economico finanziarie fino al termine delle attività dei singoli interventi;
  • documentazione atta a dare evidenza della procedura di selezione applicata dal soggetto responsabile proponente e che la stessa sia stata attuata in modalità trasparente ed aperta;
  • copia delle domande di agevolazione relative agli interventi pubblici e/o imprenditoriali selezionati dal soggetto responsabile proponente e facenti parte del progetto pilota oggetto di richiesta di assegnazione dei contributi.

Entro 120 giorni dalla chiusura del bando, la commissione esaminatrice sceglierà i progetti pilota vincitori. Nella fase di esecuzione dei lavori, il soggetto vincitore dovrà consegnare tutta la documentazione necessaria a rendicontare le spese sostenute e le fasi di esecuzione dei lavori entro 60 giorni dalla conclusione.

 I soggetti responsabili provvedono, invece, alla rendicontazione al Ministero. Tale ammontare complessivo è ripartito in dieci quote semestrali, di pari importo, a partire dalla prima quota erogata entro 30 giorni dalla data del provvedimento di assegnazione dei contributi

Gli interventi ammissibili quali sono?

Progetti di investimento, progetti di avviamento, progetti di innovazione, progetti di investimento nel settore della produzione agricola primaria, progetti di investimento nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli e progetti di investimento nel settore della pesca e dell’acquacoltura

 

 

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