128 articoli dell'autore Andrea Pastore

Andrea Pastore 03/12/2021 0

Delphlyx, la startup che aiuta le squadre di calcio a fare gli acquisti giusti

Come in tutti i settori, anche il mondo del calcio ha da un po' di tempo cominciato ad usare una serie di software per svolgere le proprie attività: esistono programmi che analizzano gli infortuni, i dati fisici dei giocatori, il calciomercato e tanto altro. Spesso però si tratta di software complicati, che richiedono conoscenze di statistica e altre discipline avanzate, per cui le società si trovano costrette ad assumere anche persone in grado di usarli. E quì nasce l'idea di cui parliamo oggi: si chiama Delphlyx e offre un software per l'analisi del calcio mercato. Abbiamo fatto qualche domanda a Guido Boldoni, responsabile del mercato Sud Europa.

Ciao Guido, com'è nata l'idea di Delphlyx?

L'idea di Delphlyx nasce a Londra ufficialmente nel 2019 da un' idea di Tom Randolph, all'epoca team manager dell' Huddersfield Town. Rendendosi conto della difficoltà di utilizzo dei software per le squadre di calcio, ebbe l'idea creare un software diverso da una semplice banca dati, che mettesse a disposizione funzionalità che danno delle soluzioni e potesse essere utilizzato facilmente da un direttori sportivi, che in genere non hanno molto tempo per capire il funzionamento di un software complesso. Me ne ha subito parlato e insieme abbiamo parlato con i direttori sportivi dei nostri paesi, per capire cosa potesse servire. Dopo un po' è iniziato lo sviluppo del software vero e proprio che ha richiesto qualche mese di lavoro. A gennaio 2021 è stata costituita la società con sede a Londra e a luglio 2021 è iniziata la commercializzazione. Già a settembre 2021 abbiamo colto i primi successi importanti.

Come funziona Delphlyx?

Delphlyx offre 4 funzioni 

  • Cerca un giocatore
    permette di trovare nel database un giocatore con un profilo statistico simile rispetto a un calciatore già conosciuto (ad esempio se Vlahovic sta lasciando la Fiorentina con questa funzionalità si può cercare nel mondo il nuovo Vlahovic).
  • Confronta testa a testa
    che ti permette di confrontare in base alle statistiche da te selezionate due calciatori, funzione molto utile in sede di trattativa o nelle fasi finali della scelta di un determinato profilo.
  • Rankings
    Elabora delle classifiche divise per ruolo di tutti i giocatori del nostro database : questo strumento supera gli attuali parametri di giudizio poichè analizza il calciatore non per la prestazione in sè, ma per i numeri accumulati nelle statistiche che descrivono il profilo perfetto in quel ruolo.
  • Wonderkids
    È una rubrica che viene inviata ogni settimana ai nostri clienti e che sta dando incredibili soddisfazioni sia quando si parla con potenziali nuovi partner sia perchè questi talenti diventano spesso obiettivi di mercato delle società con cui lavoriamo.

Oltre a questo offriamo anche consulenze statistiche: data la nostra esperienza tante società ci chiedono di essere affiancate nel percorso di ricerca dei giocatori migliori per completare la loro squadra.

Qual è la vostra sorgente dei dati?

Abbiamo un contratto con un'azienda multinazionale di statistica che ci procura una banca dati sempre aggiornata, che prevede un certo numero di parametri. A seconda dei ruoli, vengono presi in considerazione parametri diversi e con pesi diversi nel nostro algoritmo. Settimanalmente provvediamo a fare gli aggiornamenti nel nostro database.

Il team di Delphlyx è composto da persone sparse per il mondo, questo ha condizionato la vita della startup?

All'inizio è stato difficile perché il contatto umano manca, però alla lunga non ci ha condizionato. La nostra startup è organizzata sugli obiettivi e non sul tempo dedicato. Ognuno è libero di lavorare quando vuole, quello che conta sono le scadenze comuni e i risultati.

Quali sono i vostri prossimi progetti?

Il mio sogno personale è quello di aggiungere la possibilità di analizzare, monitorare e prevedere l'involuzione dei calciatori. Altro obiettivo è quello di estendere la statistica agli allenatori, per dare ai dirigenti

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Andrea Pastore 15/10/2021 0

Come aprire una società di delivery: gli step indispensabili per iniziare un’attività

Con la pandemia Covid, il settore del food delivery è diventato un ambito in forte espansione: quasi tutte le attività di ristorazione hanno dovuto migrare verso questo tipo di attività. L’obiettivo era quello di limitare l’impatto delle chiusure.

Ora che l’emergenza sembra aver dato un po’ di respiro a questo settore, il delivery non ha smesso di contribuire agli introiti delle attività di ristorazione anzi, sono ancora tantissimi i clienti che richiedono la consegna a domicilio.

Ecco perché, per chi volesse avviare una nuova attività, pensare di aprire una società di delivery potrebbe essere la scelta vincente.

Delivery: tipologie

Prima di spiegare come aprire una società di delivery, è opportuno spiegare meglio di che tipo di attività si tratti. Il delivery infatti, non riguarda solamente la consegna a domicilio. Vi sono varie tipologie di società di delivery. Ecco quali sono:

  • only order: si tratta di fatto di aggregatori di offerte che permettono al cliente di ordinare dai ristoranti partner e di ricevere il tutto a casa;
  • only delivery: in questo caso la società dovrebbe occuparsi esclusivamente della consegna e non della gestione ordini;
  • order and delivery: è il caso in cui il ristoratore si ritrova a gestire gli ordini e ad effettuare le consegne. Il cliente che usufruisce di questo servizio contatta direttamente il locale.
  • Fully integreted: si tratta di quei servizi che implementano tutta la filiera food: dal procurarsi le materie prime fino alla consegna.

Come aprire una società di delivery: aspetti burocratici

Ma veniamo alla domanda più importante: come aprire una società di food delivery? Ecco una breve guida di tutti i passaggi burocratici necessari all’inizio dell’attività:

  • Aprire partita iva: è la prima cosa da fare quando si decide di avviare un’attività commerciale: ci sono varie tipologie di partite IVA che variano a seconda del tipo di attività da svolgere ma anche in base al tipo di società che si desidera fondare. La cosa migliore da fare in questi casi è rivolgersi ad un commercialista esperto che sappia fornire supporto e assistenza anche dopo l’avvio dell’attività.
  • Registrarsi presso la camera di commercio: una volta aperta la partita iva, sarà necessario rendere ufficiale la nascita dell’attività commerciale. Per farlo, si dovrà richiedere la registrazione presso la Camera di Commercio del Comune nel quale si desidera aprire l’attività.
  • Richiedere la SCIA: è l’autorizzazione necessaria per l’inizio dell’attività commerciale, va richiesta presso il Comune di appartenenza.

Quelli fino ad ora descritti sono i passaggi necessari all’apertura di un’attività commerciale. Si tratta di fasi obbligatore da fare per qualunque tipo di business.

Delivery e sicurezza sanitaria: cosa serve

Quando si tratta però di contesti in cui si ha a che fare con il cibo, quali possono essere le società di delivery ma anche i ristoranti, la questione diventa più delicata. Parlando di come aprire una società di delivery, non si può non considerare la sicurezza sanitaria.

Ci sono altri importanti doveri a cui adempiere, per assicurare al cliente un servizio sicuro e di qualità. Ecco quali sono le autorizzazioni necessarie per trattare di cibo:

  • Autorizzazione ASL: è il lasciapassare che autorizza le attività commerciali a trattare e rivendere cibi e bevande.
  • Protocollo HACCP: è la licenza più importante da ottenere se si vuole aprire un’attività che abbia a che fare con il cibo.

Ogni attività deve dimostrare di aver superato il controllo dei rischi per quanto riguarda ogni fase della lavorazione di cibi e bevande.  Per questo motivo, le aziende devono istruire i propri dipendenti in tal senso, redigendo un manuale che aiuti tutti a comprendere come maneggiare il cibo in sicurezza.

Un piano ben studiato

L’investimento iniziale per una attività only delivery è al di sotto dei 20.000 € poiché è possibile evitare di pagare affitti ed utenze legati a locali o magazzini.

Prima di aprire una società di delivery però, è necessario farsi supportare da esperti per stilare un dettagliato business plan che indichi nero su bianco, target, strategie di vendita, analisi di mercato e fattibilità economico-finanziaria dell’operazione.

È proprio grazie al prezioso strumento del business plan che si può valutare la bontà di una idea imprenditoriale. Non solo, attraverso questo documento si potranno richiedere prestiti o trovare soci in affari.

 

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Andrea Pastore 12/11/2020 0

ZAMPOL: l’assicurazione che ti aiuta a trovare il tuo cane o il tuo gatto

Negli ultimi ann abbiamo assistito, settore assicurativo, alla nascita di startup che uniscono servizi assicurativi coadiuvati con soluzioni tecnologiche a vari livelli. La startup di cui parliamo oggi è un esempio, Si chiama Zampol e si è specializzata nel settore delle polizze per gli animali offrendo anche un'app che aiuta a ritrovarli in caso di smarrimento. Ne parliamo con Daniele Zanini, ideatore del progetto.

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Andrea Pastore 24/07/2020 0

Condexo, la start up che semplifica la vita di amministratori e condomini

Le riunioni di condominio, e in generale tutto ciò che riguarda la gestione di un condominio, sono da sempre sinonimo di liti, momenti di tensione. e oneri di vario tipo Mettere d'accordo tante teste non è mai facile, e finora poche startup si erano avventurate in questo settore. La startup di cui parliamo oggi è una di queste: si chiama Condexo e nasce con l'obiettivo di semplificare la vita di amministratori, condomini e fornitori grazie ad un sistema integrato di gestione del condominio. Ne parliamo con Riccardo Mittiga, CEO di questa startup.

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Andrea Pastore 20/07/2020 0

Al via Campania Startup 2020, il bando per le startup innovative campane

La regione Campania ha presentato un bando per sostenere e incentivare la creazione di nuove start up innovative nel proprio territorio. Il bando si rivolge alle imprese aperte da non più di 60 mesi dalla presentazione del bando e ai promotori di impresache intendono costituire una nuova impresa. I progetti finanziabili devono avere una spesa che va da un minimo di 50.000 a massimo di 300.000 Euro, la percentuale del contributo a fondo perduto è pari al 70% della spesa ammissibile (85% nel caso in cui la spesa ammissibile risulti, all'esito della valutazione, di importo inferiore a € 90.000).

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Andrea Pastore 11/04/2020 0

Reagire al Coronavirus, le aziende reinventano la produzione: un aiuto e un'opportunità

Nel momento di difficoltà, la parole chiave è reagire. Una volta accusato il colpo, bisogna subito indirizzarsi verso quelle scelte che possano fronteggiare un'emergenza. In Italia, la pandemia da Coronavirus ha spinto numerose aziende, brand consolidati nel panorama economico nazionale e internazionale, a "riconvertire" la produzione: da un lato per scendere in campo nel contrasto del Covid-19, al fianco di sanitari, forze dell'ordine e popolazione, dall'altro per "reinventarsi" in chiave produttiva e cogliere una sorta di opportunità.

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Andrea Pastore 24/03/2020 0

Covid-19, un fondo complessivo da 100mila euro destinato a progetti che autino le persone

Innovatori a raccolta per schierarsi in prima linea nella lotta alla pandemia da Coronavirus, sviluppando e proponendo progetti che possano aiutare concretamente le persone.

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Andrea Pastore 05/03/2020 0

Edizione 2020 del Bando CONAI per l'Ecodesign degli imballaggi nell’economia circolare

Al via la settima edizione del “Bando CONAI per l’eco-design degli imballaggi nell’economia circolare -Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi”, volto a premiare le soluzioni di packaging più innovative e ecosostenibili immesse sul mercato nel biennio 2018-2019. E' quanto si legge sul sito ufficiale del Consorzio.

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Andrea Pastore 27/02/2020 0

In Lombardia il rilancio di Faber nei giorni del Coronavirus

Mentre l'emergenza Coronavirus preoccupa la popolazione, per i risvolti di carattere sanitario, e il Governo, anche per quelli impattanti a livello economico sul futuro del Paese, bisogna registrare il rilancio del bando "Faber" da parte della Regione Lombardia, che tanto successo ha riscosso nel 2019. Lo si apprende, attraverso LNews, dal portale istituzionale della Regione.

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Andrea Pastore 21/02/2020 0

Oltre 2 milioni e mezzo dalla Regione Veneto ai giovani imprenditori

Due milioni e 650mila euro per contributi a fondo perduto da destinare all'imprenditoria giovanile. E' quanto ha deliberato - come si legge in una nota ufficiale - la Regione Veneto su proposta dell'Assessore allo Sviluppo economico, Roberto Marcato.

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