19 articoli nella categoria Idee nuove

Antonella Santoro 23/11/2021 0

Rivoluzione verde: idee per usarla a nostro vantaggio

Mai come in questi anni essere una realtà amica dell’ambiente rappresenta il futuro prossimo. Proprio qualche settimana fa si è svolta la conferenza di Glasgow sui cambiamenti climatici, iniziata il primo di Novembre e conclusa lo scorso 13 Novembre. Un'occasione per fare tutti insieme qualcosa di concreto per il pianeta.

A Glasgow i potenti della terra hanno gettato le basi per una tavola rotonda di iniziative a lungo termine, alle quali si sono aggiunti aiuti economici e maggiori finanziamenti per i paesi in via di sviluppo; fondi destinati al contrasto dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. I paesi aderenti hanno poi appoggiato l’impegno per la riduzione delle emissioni di metano e, infine è stato definito il codice di Parigi sul clima. Un primo passo per un cambiamento radicale che necessita di ulteriori sforzi con un impegno serio e costante da parte di tutti.

Gli importanti cambiamenti che ci attendono

Se da un lato la tecnolgia del trasporto elettrico è ben avviata e tutti i brand delle auto lanciano modelli ecologici, si sta diffondendo l'alternativa allo stesso elettrico, l'idrogeno. Non è una tecnologia recente, tutt'altro, però rappresenta oggi una realtà concreta e applicabile nella vita di tutti i giorni: funziona attraverso una cella che combina ossigeno e idrogeno per formare acqua, energia elettrica e calore. La sostituzione della plastica è l’obiettivo principale perseguito già da qualche anno a questa parte ed esistono diverse start up che producono elementi sostitutivi ecosostenibili, dando finalmente la possibilità  a tutti di fare qualcosa di concreto per il nostro pianeta e, soprattutto, di credere che le cose possano cambiare presto.

In Italia esiste un settore produttivo tradizionale legato a macchinari e tecnologie "artigianali" e poco innovative che oggi cominciano a rappresentare un vero problema per l'ambiente: un'azienda che possiede macchinari che oggi sono considerati inquinanti e quindi non più utilizzabili, sarebbe costretta in questo modo a chiudere i battenti. Per potersi adeguare al resto dell'Europa e dei paesi sviluppati, l'Italia attraverso il Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, prevede incentivi e fondi importanti per rilanciare l'economia dopo la pandemia di Covid 19. In questo modo si promuove lo sviluppo verde e digitale del Paese con un'educazione volta alla formazione veerso i comportamenti eco-sostenibili.

Promuovere la propria impresa con il "green marketing"

Far sapere che la nostra attività è attenta all'ambiente può essere un ottimo messaggio pubblicitario. Il marketing deve essere improntato su tutto ciò che è green, ovvero per essere credibili, tutto quello che riguarda il ciclo produttivo o il servizio devono essere eco-sostenibili. Il green marketing è uno strumento fondamentale che utilizza i social e l'ecologia per diffondere comportamenti compatibili con l'ambiente.

Proporre servizi più ecologici

La maggiore sensibilità all'ambiente fa sì che le persone siano disposte a pagare di più per avere prodotti e servizi con un impatto ambientale minore. Questa cosa è sfruttabile in tanti ambiti, ad esempio offrendo packaging ecosostenibili ottenuti dalla filiera agro industriale per imballare prodotti agroalimentari. Un altro esempio interessante è quello dell'hosting eco-sostenibile delle webfarm che utilizzano computer molto potenti sistemati all'interno di capannoni industriali e alimentati semplicemente da energia rinnovabile solare. La produzione di questa energia deriva dai pannelli solari montati sui tetti dei capannoni, così da creare un ciclo che produce e consuma energia in modo autonomo.

L'economia circolare come opportunità

Già da qualche anno si parla di "economia circolare" per indicare quel sistema basato sulla rigenerazione e sull'attenzione all'impatto ambientale. Il rifiuto prodotto da un'azienda può essere materia prima di un'altra e questo può creare nuove sinergie. Esistono tantissime aziende che basano la loro identità su questo approccio e sono riuscite a crearsi una fetta di mercato consistente, nonchè a diffondere uno stile di vita amico dell'ambiente. Su questo tema sono nati tanti spin off universitari come ChEERS, che trasforma gli scarti della filiera vitivinicola in una sostanza ecologica utilizzabile per la costruzione di celle solari. La sostanza in questione è un colorante organico, che va a sostituire il silicio e reagisce alla luce solare producendo energia.

Start up ed idee a misura di ambiente

Essere attenti all'ambiente è una delle grandi sfide di questo secolo e molti ne stanno diventando consapevoli: c'è chi ha colto la maggiore sensibilità ambientale delle persone per creare siti che si occupano di offrire un servizio per l'ambiente, come piantare alberi in qualsiasi posto nel mondo (ad esempio treedom). La particolarità di questa idea è legata soprattutto all'aspetto simbolico: si investe una piccola cifra per l'acquisto del servizio, per dedicarlo ad una persona cara e per aiutare l'ambiente.

Spesso le idee migliori nascono dalle esigenze personali, è il caso della turbina eolica carica batterie da escursione. Quante volte succede che il cellulare o addirittura un computer, o ancora una macchina fotografica si scarichino proprio quando ci serve? Purtroppo succede molto spesso. Una start up ha trovato la soluzione, tra l'altro molto interessante: tramite una turbina eolica, quindi ricaricabile con la forza del vento, nasce un dispositivo che usa energia rinnovabile portatile. Ultimamente la sensibilizzazione a certi argomenti legati alla sostenibilità ha smosso tante coscienze , a partire dal mondo politico che cerca di abbattere gli sprechi che hanno ridotto il nostro pianeta ad una "bomba ad orologeria" pronta a scoppiare. Le continue ricerche sui materiali, hanno dimostrato che anche lo scarto finalmente diventa una fonte energetica riutilizzabile che alimenta altre cose: una sorta di sistema circolare che trasforma ed utilizza energia per produrre nuova energia. In riferimento ai tempi di recupero dell'investimento, si parla di “energy payback time”, ovvero tempo di ammortamento energetico ed è un'analisi utile per evitare sprechi e costi troppo onerosi per l'utilizzo di materiali.

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Andrea Pastore 14/02/2020 0

Scopriamo la Silver Economy, l'economia che punta agli over 55

Da qualche tempo, sulla scia di numerose attività di ricerca in campo socio-demografico, è chiara l'emersione della nuova frontiera della cosiddetta "Silver Economy", cioè l'insieme di quelle attività economiche che soddisfano i bisogni dell'utenza dai 55-60 anni in su.

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Andrea Pastore 16/01/2020 0

Con Vinilificio la tua playlist ritorna sul vinile

Cd, dvd e soprattutto mp3, per non parlare dei flussi streaming, sembravano aver spazzato via tutto ciò che fosse "vintage" in campo musicale. Invece, soprattutto su impulso di Gran Bretagna e Stati Uniti, sta tornando di prepotenza in avanscoperta il caro, "vecchio", vinile.

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Andrea Pastore 13/11/2018 0

Vendere prodotti fair trade: l'esempio di Vagamondi

Nel mondo capitalistico, si sa, l'etica non sempre la fa da padrone: spesso le grandi aziende nell'ottica di massimizzare il guadagno e di arrivare sul mercato a prezzi più competitivi possibile producono i beni che consumiamo ogni giorno in paesi sottosviluppati, dove il costo della vita è più basso e non ci esistono (o sono molto più blande rispetto all'Europa) tutele per i lavoratori, che vengono letteralmente sfruttati. Già dalla seconda metà degli anni 60 è nato il movimento del commercio equo e solidale, che ha come obiettivo la vendita di prodotti realizzati da aziende che garantiscono condizioni dignitose a tutti i lavoratori della loro filiera. La sensibilità verso questi tipi di prodotti cresce sempre di più, quindi perché non pensare di commerciare questo tipo di prodotti? Ne parliamo con Davide Bertelli, socio della cooperativa Vagamondi, distributrice di prodtti Fair Trade.

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Andrea Pastore 01/11/2018 0

L'idea di Spartivento per navigare liberamente: Sailtime

L'acquisto di una barca, si sa, ha costi molto elevati, per questo motivo sono nate negli anni tante aziende che propongono l'acquisto di barche in condivisione per contenere i costi di acquisto e di gestione, anch'essi molto elevati. Ma come ogni cosa, tutto si può migliorare: oggi vi parliamo di un nuovo sistema adottato dalla società Spartivento, che ha avviato il programma Sailtime, che da ai sottoscrittori la possibilità di usare una barca con determinate caratteristihe in tutti le loro basi. Abbiamo fatto due chiacchiere con Mirto De Leonardis, addetto alle pubbliche relazioni di Spartivento.

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